Le campane sono state per secoli la voce della città, hanno segnato i momenti di festa e di dolore, nel passato hanno emesso segnali di emergenza, per esempio per avvisare in caso di incendi o di avvistamento di nemici.
Questi battacchi sono gli originali del primo concerto, ritrovati e conservati dal sig. Ferdinando Giordano fondatore dell’Archeoclub Cremona.
I bronzi originali sono stari rifusi nel 1744 dal milanese Bartolomeo Bozzi per realizzare l’attuale poderoso concerto, composto da sette campane del peso compreso tra i 465 kg della più piccola e i 3270 kg della più grande.
La campana delle ore è visibile sull’aerea terrazza alla sommità della salita ove lo sguardo spazia verso l’orizzonte, era chiamata il “Re” battiore e porta la data del 1581.
Il torrazzo ospita un concerto di 7 campane dal peso compreso tra i 465 kg della più piccola ai 3.270 Kg della più grande. Sono intonate in scala di Lab maggiore e un’ottava campana, quella detta delle ore. Ad ognuna delle campane è stato assegnato un santo abbinato a una nota:
- S. Barbara Eurasia – LA bemolle acuto
- S. Antonio da Padova – FA
- S. Nicola da Tolentino – MI bemolle
- S. Agata – RE bemolle
- S. Teresa – DO
- S. Maria Lauretana – SI bemolle
- S. Omobono e Imerio (protettori di Cremona) – LA bemolle grave della campana centrale, quella più importante.
Le campane sono state per secoli la voce della città, hanno segnato i momenti di festa e di dolore, nel passato hanno emesso segnali di emergenza, per esempio per avvisare in caso di incendi o di avvistamento di nemici.
Questi battacchi sono gli originali del primo concerto, ritrovati e conservati dal sig. Ferdinando Giordano fondatore dell’Archeoclub Cremona.
I bronzi originali sono stari rifusi nel 1744 dal milanese Bartolomeo Bozzi per realizzare l’attuale poderoso concerto, composto da sette campane del peso compreso tra i 465 kg della più piccola e i 3270 kg della più grande.
La campana delle ore è visibile sull’aerea terrazza alla sommità della salita ove lo sguardo spazia verso l’orizzonte, era chiamata il “Re” battiore e porta la data del 1581.
Il torrazzo ospita un concerto di 7 campane dal peso compreso tra i 465 kg della più piccola ai 3.270 Kg della più grande. Sono intonate in scala di Lab maggiore e un’ottava campana detta la campana delle ore è visibile sulla terrazza alla sommità della salita, era chiamata il “Re” battiore e porta la data del 1581. Ad ognuna delle campane è stato assegnato un santo abbinato a una nota:
- S. Barbara Eurasia – LA bemolle acuto
- S. Antonio da Padova – FA
- S. Nicola da Tolentino – MI bemolle
- S. Agata – RE bemolle
- S. Teresa – DO
- S. Maria Lauretana – SI bemolle
- S. Omobono e Imerio (protettori di Cremona) – LA bemolle grave della campana centrale, quella più importante.
Questi battacchi sono gli originali del primo concerto. I bronzi originali sono stati rifusi nel 1744 dal milanese Bartolomeo Bozzi.